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I DIECI BAMBINI DA ADOTTARE

 

 "In tutta la vita non c’è cosa più importante da fare che chinarsi perché un altro, cingendoti il collo, possa rialzarsi"  

(Annalena Tonelli-missionaria italiana )

 

 

Il futuro del Kenya, sono convito, è nelle mani dei suoi bambini. Nel viaggio abbiamo voluto scegliere 10 bambini tra le storie più difficili e di sofferenza e le abbiamo volute portare in Italia per affidare a qualche persona generosa e buona che le voglia seguire.

Due di queste storie sono quelle di Charles Safari (5-6 anni) e di Daniel Kenga (4 anni) che abbiamo raccontato nelle due pagine precedenti. Ma abbiamo ancora otto bambini con storie di grande sofferenza alle quali possiamo fare del bene.

 

RISIKY 

è il nome di una bellissima bimba di sette anni nata, il 12 aprile 2007, per la quale vorremmo pagare l’asilo e un pasto caldo al giorno. In famiglia sono sei fratellini, ma il padre Kahindi Alex è alcolizzato. Prima che il padre fosse dipendente dall’alcol, la famigliola viveva in una relativa serenità. Con l’avvento di questo vizio, anche la mamma di Risiky cambia vita ed inizia a vendere alcool, compie lavori saltuari e per arrotondare la donna compie furtarelli. Il padre è un uomo violento e picchia i figli, non porta alcuno stipendio in casa chiedendo alla moglie  di darle da mangiare. La povera capanna cade letteralmente a pezzi e i bambini vivono in uno stato di miseria e grave trascuratezza.

 

BRYAN ED HALUWA 

sono due fratellini. Li abbiamo voluti adottare insieme. In famiglia sono sette fratelli e sono orfani. La situazione è molto triste perché la mamma analfabeta è morta di AIDS due mesi fa; si chiamava Kahaso . Alla morte della madre il padre è scappato dalla famiglia. E’ il fratello più grande, che si chiama John, che potrebbe prendersi cura di loro, ma va a scuola ed ancora deve terminare la sua formazione, dunque il suo aiuto è insufficiente. La madre morta di AIDS era molto buona e si prendeva cura anche dei figli che il marito aveva avuto da una precedente relazione con un’altra donna. Contagiata dall’HIV, trasmesso dal marito, la donna si riduce ad uno scheletro per l’AIDS ed all’età di 42 anni muore. Gli zii e le zie dei sette fratelli non hanno alcuna voglia di aiutare i ragazzi. I bambini dormono dove possono. Ad aggravare la situazione avviene il seguente fatto. Il Centro per venire incontro alla miseria dei ragazzi costruisce una piccola capanna, ma i ragazzi sentono voci all’interno della capanna e tutto il villaggio dice che per la magia nera la casa è infestata dal demonio e quindi nessuno vi abita. Padre Ilary, il parroco di Msabaha presto andrà per una benedizione nel tentativo di far rientrare i ragazzi in casa. Purtroppo la mentalità che si lega alla magia nera è ancora molto presente in questi villaggi africani fuori dal mondo.In questa situazione drammatica ecco la storia del piccolo Bryan che ha solo 3 anni, ma già è sieropositivo. Ci siamo prima di tutto preoccupati di aiutare il più piccolino dei sette fratelli, sia perché è il più piccolo, sia perché è sieropositivo. Per Bryan sarà importante andare all’asilo, mangiare un pasto caldo e ricevere le medicine. Fino a qui tutto bene, ma il bimbo è troppo piccolo per andare da solo all’asilo perché ha solo tre anni, ed allora parlando con Jarka abbiamo deciso di aiutare, con una seconda adozione a distanza anche Haluwa che ha nove anni e può recarsi alla scuola secondaria ed al tempo stesso accompagnare il piccolo Bryan malato. Pensiamo così che con due adozioni a distanza possiamo essere un aiuto significativo per il gruppo dei sette ragazzi orfani e senza una fissa dimora.

 

EMMA E SONIA 

sono due gemelline di cinque anni nate l’11 settembre 2009. In Africa è abbastanza facile incontrare ancora oggi bambini di cui non si sa con precisione quando sono nati, perché non vi è ancora la cultura di trascrivere in un registro la data di nascita del bimbo. Di queste due bellissime bimbe sappiamo non la data di nascita, ma la data in cui sono state messe in incubatrice. La storia delle bimbe è molto triste. Sarebbero dovute morire se una persona di cuore non le avesse raccolte e portate in un ospedale. La mamma non stava bene prima del parto, ma non aveva soldi per il trasporto in ospedale. La gravidanza si complica e la donna a 16 anni partorisce prematuramente e poi muore il giorno dopo per il sopraggiungere di una infezione. Le piccoline sono premature e le loro condizioni di salute si aggravano, una zia s’impietosisce e le porta in ospedale dove vengono salvate, ma ora vivono in condizioni di assoluta precarietà in una capanna che cade a pezzi, vengono seguite in qualche modo dalla nonna che si chiama Kanze Masha Sirya. Per le due piccole e incantevoli gemelline dal sorriso di paradiso vogliamo pagare l’asilo e un pasto caldo al giorno.

 

BARAKA 

è un ragazzo di 15 anni. La famiglia è molto povera e sono quattro fratelli. Il padre è malato mentale e la madre soffre di una grande anemia e di esaurimento nervoso. La madre è tornata solo da un mese dall’ospedale, si fa sfruttare e non può garantire un’entrata sufficiente per la crescita dei quattro figli. Baraka ha terminato la scuola primaria e con questa adozione ci proponiamo di poter far frequentare a Baraka una scuola professionale con la quale aiutare la famiglia. Per il momento i ragazzi vivono in una capanna da amici e conoscenti e non hanno una loro propria dimora. Il ragazzo avrebbe bisogno anche di una bicicletta in seconda mano per andare a scuola.

 

SAHIHI 

ha 14 anni. In Africa la donna per avere rispetto ed un qualche valore deve essere madre. Nel caso della madre di Sahihi la donna era mentalmente malata ed incapace di intendere e di volere. I parenti ed i vicini hanno costretto la donna ad avere ben due figli, che ora è totalmente incapace di accudire. La situazione è drammatica perché nessuno si occupa dei due fratelli e di conseguenza con questa adozione a distanza ci proponiamo di pagare per Sahihi una scuola primaria ed un pasto caldo, nell’intento di trovare presto a lui un lavoro con il quale possa mantenere l’altro fratellino.

 

NAOMI

 è una bimba che ha solo cinque anni, ma è già sieropositiva. Sono cinque fratellini, gli altri con una adeguata protezione non sono stati contagiati. Il padre infedele ha portato in casa il virus HIV. La mamma si prende cura dei cinque  bambini, anche se sembra che ora il padre sia tornato a vivere in famiglia. Questa bambina più degli altri fratellini necessita di una buona alimentazione per poter disporre di una adeguata difesa immunitaria, essendo affetta da HIV. Con l’adozione vorremo pagare alla bimba l’asilo e un pasto caldo al giorno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per adottare un bambino a distanza:

Scarica e compila il modulo di adesione e invialo al seguente indirizzo e-mail:

amicidisantinaonlus@gmail.com

 

 

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